Chi ha un cane con il pelo riccio lo sa: è impossibile passare inosservati. Ma tanta bellezza richiede un bel po’ di attenzioni: i ricci, per quanto spettacolari, tendono ad annodarsi facilmente, trattenere sporco e diventare ingestibili se trascurati.
Chi ha un cane con il pelo riccio lo sa: è impossibile passare inosservati.
Quel manto vaporoso, elastico e buffo è una vera calamita di carezze (e di complimenti al parco).
Ma tanta bellezza richiede un bel po’ di attenzioni: i ricci, per quanto spettacolari, tendono ad annodarsi facilmente, trattenere sporco e diventare ingestibili se trascurati.
In questo articolo ti raccontiamo tutto quello che c’è da sapere sulla cura del pelo riccio: dalla spazzolatura ai lavaggi, dai prodotti ideali ai trucchetti salva-tempo.
Che tu abbia un barboncino, un lagotto o un simpatico meticcio dal look riccioluto, qui troverai consigli utili per far brillare il suo manto ogni giorno.
Com’è fatto il pelo riccio e quali razze lo hanno 🐾
Il manto riccio nei cani è davvero particolare. Non si tratta solo di una questione estetica: questa tipologia di pelo ha una struttura più fitta, spesso composta da due strati, con un sottopelo lanoso e un pelo più esterno che si arriccia naturalmente.
Proprio per questa conformazione, tende a trattenere sporco, polvere e umidità, creando l’ambiente perfetto per la formazione di nodi.
È interessante notare che il pelo riccio non cade come quello di altre razze: cresce in continuazione e per questo richiede tagli regolari.
Tra i cani che più comunemente presentano un manto riccio troviamo il barboncino, in tutte le sue versioni (toy, nano o standard) con il suo look elegante e l’aria da eterno cucciolo.
Poi c’è il lagotto romagnolo, simpatico e vivace, perfetto per chi ama le avventure nella natura.
Non possiamo dimenticare poi il bichon frisé, che sembra davvero una pallina di cotone animata, né l’irish water spaniel, con il suo pelo fitto e arricciato, perfetto per chi ama le razze sportive.
Infine, esistono razze meno conosciute come il pumi o il komondor, che portano i ricci a livelli quasi scultorei.
Ma come prendersi cura di tutti questi manti ricci?
Una routine per il pelo riccio: coccole e costanza 🐾
Il primo segreto per prendersi cura del pelo riccio è la regolarità.
Non basta una spazzolata ogni tanto, ma serve una vera e propria routine di toelettatura, meglio se fatta con calma e con un pizzico di coccole.
La spazzolatura, ad esempio, dovrebbe essere un appuntamento quasi quotidiano.
Il motivo è semplice: i ricci tendono ad annodarsi facilmente, soprattutto nelle zone più sensibili come le orecchie, le ascelle o l’interno coscia.
Più il pelo è lungo, più alta è la probabilità che si formino grovigli difficili da sciogliere.
Quando si spazzola, è bene usare strumenti adatti: non serve avere un’intera valigetta da toelettatore, ma una buona spazzola cardatrice e un pettine a denti larghi fanno la differenza.
Si parte sempre con delicatezza, senza tirare, magari iniziando da zone meno sensibili per abituare il cane al gesto.
Vediamo come evitare di arrivare ad avere nodi ingestibili nei cani a pelo riccio.
Come evitare i nodi nei cani a pelo riccio 🐾
Uno dei problemi più frequenti con il pelo riccio sono i nodi. Possono comparire in un attimo e, se ignorati, diventano veri e propri dreadlock che rendono impossibile la spazzolatura.
Per evitarli, la prevenzione è la tua arma migliore.
Spazzolare con regolarità è il primo passo, ma può essere utile anche utilizzare uno spray scioglinodi a base di ingredienti naturali, che ammorbidisce il pelo e ne facilita la gestione.
Se il nodo è già presente, bisogna avere molta pazienza. Non tirare mai con forza: rischi di fare male al tuo cane e di spezzare il pelo.
Meglio applicare il prodotto scioglinodi, lasciare agire qualche minuto e poi iniziare a lavorare con le dita, allargando il nodo prima di passare al pettine.
Se proprio non si riesce a districarlo, la soluzione più saggia è affidarsi a un toelettatore.
Shampoo e maschera volumizzante: i migliori amici del pelo riccio 🐾
Quando si tratta di lavare un cane con il pelo riccio, la parola d’ordine è delicatezza.
Non bisogna esagerare con i lavaggi, ogni tre o quattro settimane può andare bene, ma quando si lava, è fondamentale usare prodotti specifici.
Gli shampoo troppo aggressivi possono seccare il pelo e rendere i ricci spenti e crespi.
È consigliabile optare per uno shampoo professionale per manti ricci, arricchito con ingredienti naturali come la provitamina B5 e l’olio di cotone biologico.
Questi elementi aiutano a detergere delicatamente il pelo, fornendo al tempo stesso un’idratazione profonda.
Dopo lo shampoo, l’ideale è applicare una maschera volumizzante ad “effetto nuvola”, perfetta per nutrire in profondità, contrastare il crespo e donare luminosità, senza appesantire.
Questo trattamento è particolarmente indicato quando il pelo risulta secco, opaco o stressato.
Ps. Se non hai molto tempo, prova la dry wash mousse: una schiuma detergente senza risciacquo che ti permette di pulire rapidamente il pelo, riducendo i tempi ma senza rinunciare a risultati impeccabili!
Il lavaggio è il momento migliore anche per accorgersi di eventuali problematiche alla pelle del tuo amico a quattro zampe, il pelo folto a volte nasconde dei segreti!
Dermatiti e infezioni cutanee: il lato nascosto del pelo riccio 🐾
Il pelo riccio crea un ambiente caldo e umido vicino alla pelle, ideale per lo sviluppo di dermatiti e infezioni cutanee, creando nel tuo amico a quattro zampe prurito intenso, arrossamenti e cattivo odore.
Anche in questo caso, per prevenire queste condizioni, è importante:
● spazzolare regolarmente il cane per rimuovere il pelo morto e prevenire i nodi, che possono irritare la pelle;
● asciugare accuratamente il cane dopo il bagno o una passeggiata sotto la pioggia, prestando attenzione alle pieghe cutanee.
● utilizzare shampoo specifici per cani con pelle sensibile o soggetti a dermatiti.
In alcuni casi l’utilizzo di prodotti topici come Aloederm, con un’altissima percentuale di Aloe vera e camomilla biologica, aiuta a lenire il fastidio e disarrossare velocemente!
Ma come nei capelli ricci, anche nei manti ricci è l’asciugatura che fa la differenza!
Asciugatura e styling dei cani a pelo riccio 🐾
Dopo il bagno, arriva il momento più delicato: l’asciugatura.
Strofinare con l’asciugamano è un errore da evitare, perché rischia di spezzare il pelo e peggiorare la formazione dei nodi.
Meglio tamponare delicatamente con un asciugamano in microfibra, che assorbe l’umidità senza stressare il manto.
Poi si passa al phon, rigorosamente a bassa temperatura.
Se vuoi ottenere un effetto definito e voluminoso, puoi usare un diffusore proprio come si fa per i capelli umani ricci!
In questo modo, i boccoli del tuo cane resteranno elastici e ordinati.
Durante l’asciugatura, puoi approfittare per dare forma al manto, sistemare eventuali ciuffi ribelli e rendere il pelo più omogeneo.
Una volta asciugati bene è il momento dei dettagli!
Occhi e orecchie: quando il pelo riccio può creare fastidi 🐾
Chi convive con un cane dal pelo riccio sa bene che non è raro ritrovarsi a spostare ciocche ribelli dagli occhi o a notare che le orecchie sembrano “sparire” dentro il manto.
Queste zone, così delicate, meritano un’attenzione particolare proprio perché il pelo lungo e fitto può causare piccoli fastidi se trascurato.
Occhi e cane a pelo riccio
Intorno agli occhi, il rischio principale è che i ricci troppo lunghi irritino la zona lacrimale o favoriscano il ristagno di secrezioni, soprattutto nei cani con occhi grandi e sporgenti.
Per questo motivo è importante mantenere il pelo ben tagliato e pulito in quest’area, utilizzando eventualmente degli eye pads per eliminare le macchie da lacrimazione e i residui di sporco.
Si consiglia un utilizzo quotidiano per un’igiene accurata e preventiva!
Orecchie e cane a pelo riccio
Per quanto riguarda le orecchie, il discorso è ancora più delicato.Il pelo riccio può crescere anche all’interno del padiglione auricolare, soprattutto in razze come il barbone o il bichon frisé, favorendo la formazione di fastidi o irritazioni.
La prevenzione è semplice ma fondamentale: controlla regolarmente le orecchie, puliscile con prodotti specifici, come gli ear pads (mai con cotton fioc), e valuta insieme al toelettatore o al veterinario se sia il caso di sfoltire o rimuovere parte del pelo interno.
Un piccolo gesto quotidiano, come passare delicatamente un dito dietro le orecchie dopo la spazzolatura, può aiutarti a notare subito se c’è qualcosa che non va: un po’ di arrossamento, un cattivo odore o una sensibilità al tatto sono segnali da non ignorare.
Il pelo riccio del cane è una meraviglia da ammirare, ma anche una responsabilità da gestire con cura.
Una buona routine di pulizia, qualche coccola in più e i prodotti giusti possono trasformare il momento della toelettatura in un’occasione speciale per rafforzare il legame con il tuo cane.
Dopotutto, non c’è niente di più bello di vederlo scodinzolare felice, con un manto morbido, lucido e senza un nodo!